In un’epoca non precisata del futuro ad elevata tecnologia cibernetica, il pianeta  Terra è devastata da immani catastrofi causate dalla metodica distruzione di immensi territori boschivi, dall’utilizzo sfrenato di prodotti altamente inquinanti e tossici, dall’esagerato impiego dell’energia nucleare di fissione, da continue guerre batteriologiche e chimiche per lo sfruttamento delle residue fonti energetiche e persino dell’acqua potabile. 
In questo contesto quattro intraprendenti giovani casualmente vengono in possesso di un manoscritto rinvenuto all’interno di un modulo spaziale caduto sulla Terra e Vivyan, esperta crittografa, riesce a decifrarlo scoprendone la provenienza extraterrestre. Con un’intuizione geniale di Vivyan,  i quattro giovani amici riescono a mettersi in contatto con la civiltà estremamente avanzata da cui proveniva il modulo spaziale. Con l’intraprendenza di Tivo, esperto cibernetico, i giovani riescono a reperire una cosmonave chiamata Albatros e decidono di intraprendere un viaggio attraverso lo spazio cosmico essendo forse giunto il momento di dare una risposta all’inquietante  e pressante interrogativo: l’Uomo della Terra è solo in questo Universo?  Il viaggio si rivelerà pieno di insidie, con momenti di alta drammaticità a causa dell'intercettazione da parte della flotta spaziale da combattimento del Comandante Hovakan, che intima loro di rientrare alla base spaziale di Universolibero,  pena la disintegrazione dell’Albatros……….  Riusciranno i quattro amici a raggiungere la destinazione desiderata e dare una risposta al quesito che li ha animati in questa rischiosa avventura?

Il romanzo è in versione e-book e può essere acquistato, al prezzo di 3,02 Euro, scaricandolo da internet. Per la ricerca basta digitare da google:

Amazon.com I ragazzi dell'Albatros

oppure Amazon.com Vittorio Melis
 
OPERE
BIOGRAFIA
NEWS
CONTATTI
L'AFRICA HA ANCORA SETE
HOME
   

La disumanità  del computer sta nel fatto che, una volta programmato
 e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.

ASIMOV

Cap. 1

- Bip, bip, bip......- il videofono, appoggiato sulla scrivania dello studio di Vivyan, cominciò a emettere il suo caratteristico suono monocorde.
- Chi sarà mai?- si domandò la ragazza appena uscita dalla doccia. Ancora bagnata indossò l'accappatoio, prese un asciugamano e si precipitò nello studio.
Afferrò il  videofono. Il sistema positronico di controllo dello strumento, avendo riconosciuto il codice genetico di Vivyan, permise l'accensione  del visore da due pollici. Contemporaneamente,  dalla base di quest'ultimo si dipartirono una molteplicità di fasci luminosi dando vita ad uno schermo luminoso tridimensionale, dalla forma cubica con i vertici arrotondati.
Sullo schermo apparve il volto di un giovane dai capelli crespi e dal viso scuro e sorridente che teneva il suo videofono nella  mano destra.
- Hello,  Abril!- esclamò la ragazza sedendosi nella poltrona accanto,- che piacevole sorpresa! Non pensavo che tu potessi chiamarmi così presto. Dove ti trovi?-
- In un villaggio non molto distante da Witput, vicino al fiume Orange,- rispose il giovane di colore con un sorriso che lasciava intravedere  una fila di denti perfetti e bianchissimi,- vedi il villaggio?-
Sullo schermo tridimensionale del videofono di Vivyan apparve un complesso di case a schiera, molto ordinate e linde che si affacciavano su un lungo viale alberato di ficus e in fondo le pareti  trasparenti  di una grande cupola al cui interno sorgeva il  villaggio.
Fuori dalla cupola trasparente, in lontananza, si stagliava la sagoma di un monte. A Vivyan sembrò di essere in quel luogo o che quel luogo la circondasse. Effetti dello schermo tridimensionale!
- Sì, lo vedo,- rispose Vivyan con entusiasmo.
- E vedi quel monte sullo sfondo?- chiese Abril che indossava ancora una tuta antiradiazioni color crema e il casco protettivo, segno  evidente che era appena tornato dalla spedizione all'aperto.
- Sì, lo vedo. Scommetto che è il monte Ekmond?-
- Esatto!-
-  E sei arrivato sul luogo dell'atterraggio del modulo  extraterrestre?-
-  Sì, è uno spiazzo  grande come un campo da  tennis, situato in prossimità della cima. La zona sottostante è impervia, ma sono giunto con il fuoristrada ipermagnetico, proveniente da Hopetown, messomi  a disposizione dal mio direttore e inviatomi da Joannesburg  con Tep, un automa del nostro giornale. Il modulo, Tau2 come  preferisci chiamarlo tu al posto della sigla ufficiale UFO-811 KZ, è molto  simile al modulo Tau1 e lateralmente presenta lo stesso tipo di caratteri,  simili a segni di un indecifrabile alfabeto. Il veicolo  spaziale è intatto e deve essere riuscito ad atterrare dolcemente  sebbene in avaria. Non è stata trovata traccia alcuna dell'equipaggio e tanto  meno  di un suo incenerimento o cremazione come nel caso di Tau1.-
Abril era uno studente di Ingegneria spaziale e nei ritagli di tempo faceva il reporter per una potente rete di informazione locale. Ciò gli permetteva di ricevere un compenso per mantenersi agli studi  universitari.
- Ne sei sicuro?- lo interruppe la giovane.
-  Certissimo! Sono entrato  all'interno  del  modulo  poco prima dell'arrivo della Sicurezza Interna e ho potuto constatare che tutto è in perfetto ordine. L'equipaggio si deve essere salvato e credo sia stato recuperato dai loro compagni con qualche mezzo di soccorso. Ho esaminato l'interno del modulo e ne ho ricavato la netta sensazione che l'equipaggio dovesse essere costituito da  almeno   tre individui.-
- Come fai ad affermarlo?- chiese ancora Vivyan,- non potrebbero essere stati automi?-
- Non credo - disse sorridendo Abril,- che gli automi usino orecchini  e bracciali. Sono stati rinvenuti e già trafugati dai primi curiosi sopraggiunti, accorsi appena si è sparsa la notizia dell'atterraggio del modulo. Un certo Katama, così si faceva chiamare dai suoi accoliti, mi ha mostrato due orecchini e due bracciali e voleva vendermeli.-
- E quanto voleva?-
- Centomila Soldi! l'analogo di dieci chilogrammi d'oro.-
- E tu?-
- Sai che il mio giornale non può permettersi una cifra così consistente  e poi è materiale che dovrebbe essere consegnato alla Sicurezza Interna!-
-  E Mister Katama ha intenzione di consegnare quanto ha  trovato  a bordo del modulo?-
- Non credo assolutamente!-
- E tu non lo denunci?-
- Giammai! Mister Katama, sebbene viva di espedienti, di affari  illeciti  e sia un uomo senza scrupoli, e pertanto da  condannare, in compenso mi ha mostrato qualcosa di estremamente interessante e  che sicuramente ti lascerà senza parole.- Fece una pausa come se volesse che ciò che stava per pronunciare acquistasse un effetto  maggiore,- mi ha mostrato un manoscritto! - disse rimarcando l'ultima parola.
-  Come? Un manoscritto? Ma è fantastico!- lo interruppe la  ragazza che, presa da un'euforia improvvisa, si alzò dalla poltrona e si mise a camminare nello studio,- parli seriamente, Abril? Capisci l'importanza? Un manoscritto!-
-  Sì! Ė costituito da dieci fogli contenenti disegni e segni  come quelli dei quattro fogli rinvenuti nel modulo Tau1.-
- E dove è il manoscritto?- chiese con apprensione la ragazza.
- Vivyan non fare altre domande!-
-  Come? non mi dici dove è il manoscritto? Sai che per me è di  estrema importanza!-
- Vivyan, il Gran Fratello ci può ascoltare! -
-  Al diavolo il Grande Fratello o Lungo Orecchio, come dir  si  voglia, degli Stati Potenti! Noi siamo nella  Confederazione dei Popoli Liberi!-
-  Vivy! Ascoltami. Fra poco rientro alla redazione,  sbrigo  alcune cosette e domani mattina alle dieci prendo la Linea Celere. Ci separano solo seimila chilometri e in un'ora sono nell'isola. Ho  tante cose da farti vedere! Devi avere un po' di pazienza. Va bene?-
- D'accordo! Ti aspetto al terminal dello spazioporto?-
- Sì,  all'uscita 7, alle ore 11,- disse lo studente  di  Ingegneria spaziale.
- A domani!- salutò la ragazza.
- A presto, Vivyan!- ......................

 
OPERE
NEWS
CONTATTI
L'AFRICA HA ANCORA SETE
HOME